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Il Pinetù di Roncobello
Nell’Alta Val Brembana, tra foreste di conifere, una spicca e si fa notare più di ogni altra: è il monumentale Abete bianco di Roncobello.
Per gli amanti della montagna e dei trekking le cime orobiche intorno alla Val Brembana sono davvero una meta molto amata.
Tra le destinazioni più ambite, per l’incredibile bellezza paesaggistica, vi è la zona dei Laghi Gemelli e la via d’accesso maggiormente utilizzata è la strada a pedaggio che, salendo da Roncobello, giunge ai 1600 metri di quota delle Baite di Mezzeno. Colpisce l’attenzione, transitando proprio su questa strada, lungo il rettilineo dopo il secondo tornante, un altissimo Abete bianco (Abies alba) segnalato da un cartello in legno che riporta la scritta “Aes”, il nome dialettale della specie.
Chiamato affettuosamente “Ol Pinetù” dagli abitanti, l’albero ha raggiunto dimensioni davvero incredibili: la circonferenza del tronco si sta avvicinando ai 4 metri (diametro di 120 cm) e l’altezza si spinge quasi fino i 50 metri, facendone l’esemplare arboreo censito più alto della provincia. Fermandosi ai suoi piedi e seguendo il suo slanciato fusto con lo sguardo, si è pervasi da piacevolissime sensazioni: la natura non smette mai di stupire. La fortuna di questo abete è dipesa da un uomo che lo acquistò affinché non fosse abbattuto, in memoria del figlio morto durante la Prima Guerra Mondiale e che, anni prima, aveva inciso il proprio nome sulla corteccia. Transitando da Roncobello merita una camminata anche verso la “Porta delle Cornacchie”, suggestivo luogo panoramico con diversi monoliti dall’origine misteriosa.
Monumento verde liberamente visitabile.