• Food & Wine

A tavola in Val Sabbia

I sapori sinceri della cucina valsabbina

Ingredienti semplici, sapori squisiti: questa la magica trasformazione di cui è capace la cucina della Val Sabbia, ampio territorio prealpino situato nella parte orientale della Provincia di Brescia.

Il panorama dai rilievi mai aspri, ma dolci e armonici, ricco di boschi e di acque - qui scorre vivace fiume Chiese a formare il lago d’Idro, uno dei più alti d’Italia - dichiara la ricchezza e la varietà dei prodotti naturali di questa terra. E gli animali, alimentati con erba degli alpeggi, danno latte denso, usato per formaggi realizzati seguendo le antiche tecniche di caseificazione, come il Bagoss di Bagolino, Presidio Slow Food.
Con queste premesse, non potrete non accettare l’invito ad assaggiare - e perché no, provare a cucinare a casa vostra - uno dei tanti piatti semplici, sinceri e intensi di queste terre.

Per cominciare e non solo, la Peverada
Quando assaggerete la Peverada, piatto di contorno tipico della tradizione contadina valsabbina, resterete sopresi dal sapore intenso e deciso di questa salsa, ottenuta con tre ingredienti “poveri”: pane grattugiato, formaggio grana, brodo di carne. La Peverada è facilissima da preparare: prima vengono mescolati gli ingredienti secchi, pane e formaggio, quindi si unisce lentamente il brodo di carne bollente, per ottenere un composto morbido e dalla consistenza cremosa, a cui aggiungere sale e pepe. Si gusta da sola come antipasto, spalmata su crostoni di pane abbrustolito, ma anche abbinata a lessi, carni bollite, insaccati cotti, come il Dos di Bione, un salume dal gusto deciso, molto simile allo speck.  

Il risotto “selvatico” con le cime di luppolo
In dialetto bresciano vengono chiamate loertis le cime di luppolo, ortaggio primaverile rampicante che ricorda l’asparago e cresce tenace nei prati, in collina e nei boschi. Quest’erba spontanea è così diffusa nella valle, che a Castel Mella si svolge annualmente una sagra in suo nome. Come si mangia? In cucina si usano i germogli, per portare in tavola contorni, frittate saporite e soprattutto uno squisito risotto. 

Il segreto per un risotto che esalti veramente il sapore lievemente amarognolo del luppolo, è aggiungere i loertis tagliati grossolanamente dieci minuti prima della fine cottura. Una noce di burro per mantecare e del formaggio grana grattugiato basteranno per addolcire un po’ questo risotto dal carattere selvatico!

-

Foto: vallesabbia.info

 

Il re della cucina valsabbina: signori, lo spiedo!
Se non il re, almeno ambasciatore gastronomico di alto rango della cucina della Val Sabbia, lo spiedo non può mancare nei menù di ristoranti e trattorie della valle. Tra le proposte più apprezzate della gastronomia locale, deve il suo successo alla qualità e al sapore delle ottime carni locali.

Quindi, se la carne è la vostra passione, con lo spiedo della Val Sabbia non sbagliate certo: gli unici vegetali ammessi sono foglie di salvia per insaporire e qualche patata, in un tripudio di lonza e coppa suina arrotolate nei momboi (piccoli involtini ripieni di lardo), costine, cosce, petto e ali di pollo, coniglio e fino a poco tempo fa, uccelli da cacciagione. 

Gli spiedi vengono composti alternando per tipo i succulenti pezzi di carne accuratamente tagliati e conditi, durante la cottura, con burro fuso, naturalmente nostrano. Secondo la tradizione, la carne deve essere arrostita rigorosamente in camini o barbecue all’aperto e a fuoco lento (dalle 4 alle 6 ore), su un girarrosto in ferro, dopo aver riposato l’intera notte, perché completamente asciutta, cuocia perfettamente. 

La ricetta originale vuole che la cottura avvenga con braci di legni aromatici, che ardono a lungo: il ginepro, il frassino, la roverella, il nocciolo, il faggio. E sulla tradizione non si scherza: pensate che Serle, piccolo comune della Comunità Montana, ha ottenuto nel 2010 la certificazione De.Co. (Denominazione Comunale) per il proprio spiedo, che deve essere preparato tassativamente secondo il disciplinare mutuato dalla ricetta tramandata di generazione in generazione.

Mangiare lo spiedo in Val Sabbia è un rito da consumare in compagnia, dalla primavera fino al primo autunno, possibilmente all’aperto, in uno dei tantissimi locali della valle. Una volta cotta, la carne - dal colore marrone-rossastro e avvolta da una croccante crosticina che protegge il morbido interno - viene tolta dalle spade del girarrosto e portata in tavola, dove viene servita in grandi ciotole di ceramica o acciaio, che la mantengono calda.  

E se volete che la vostra esperienza culinaria sia totale, non dimenticate di accompagnare lo spiedo con la polenta, da condire rigorosamente con l’intingolo, e cioè il burro fuso conservato a fine cottura, carico di sapore. 

Per finire in bontà: biscotti e crostate
Farina, latte, zucchero, uova, burro e un goccio di liquore dolce sono i semplici ingredienti di un piccolo dolce leggero con cui concludere il menù valligiano. Il biscotto bresciano, che ricorda i sapori dell’infanzia ed è anche ottimo inzuppato nel latte a colazione, è friabile e croccante. Viene infatti infornato due volte, la prima perché cuocia perfettamente, la seconda, dopo un breve riposo, perché si asciughi e divenga dorato.

Un consiglio per esaltarne il gusto rustico di farina tostata? Accompagnarlo con un elisir artigianale alle erbe spontanee, raccolte sui monti: una specialità di Bagolino. 

Impossibile poi alzarsi da tavola senza assaggiare anche una fetta di crostata, dolce che unisce due eccellenti ingredienti regalati dalla valle: il burro d’alpeggio e la frutta che cresce in questa terra ricca e generosa. Protagonisti principali i frutti di bosco con cui si fanno squisite confetture di lamponi, ribes, sambuco, fragole, bacche di rosa canina, giuggiole, da gustare sul pane o nei dolci. E ancora pesche e mele. Da assaggiare, infine, la cotognata: composta da tagliare a fette per accompagnare i formaggi, altra perla della gastronomia locale.

Dello stesso tema

Ricetta polenta e misultin

Polenta ben abbrustolita e missolitini salati da saltare sulla piastra
  • Food & Wine
Ricetta polenta e misultin, da provare.

A tavola in Val Sabbia

I sapori sinceri della cucina valsabbina
  • Food & Wine
Spiedo bresciano

Peperone di Voghera

Il peperone di Voghera è una varietà autoctona e pregiata e merita una particolare attenzione per le sue particolari caratteristiche organolettiche
  • Food & Wine
Peperone di Voghera

Salame di Varzi D.O.P.

Il Salame di Varzi è un’eccellenza a marchio D.O.P. e un prodotto tradizionale della Valle Staffora
  • Food & Wine
Salame di Varzi D.O.P.

Cremona e il progetto EastLombardy

Cremona e la sua dolcezza sono più vicine di quanto pensi
  • Food & Wine
Marubini

Guida ai prodotti tipici di Cremona

Salumi e formaggi caratterizzano la gastronomia cremonese
  • Food & Wine
Guida ai prodotti tipici di Cremona, souvenir gourmet

Antipasti della tradizione lombarda

Riportiamo in tavola la cultura gastronomica lombarda tradizionale, a partire dagli antipasti 
  • Food & Wine
Antipasti della tradizione lombarda

Gorgonzola

Un formaggio Dop originario della Provincia di Milano
  • Food & Wine
Gorgonzola

Dove mangiare i piatti tipici varesotti

Le caratteristiche geografiche del varesotto si rispecchiano nelle ricette della gastronomia locale.
  • Food & Wine
Varese e dintorni: dove mangiare

Piatti tipici lombardi d'alta quota

Scopri i piatti tipici lombardi d’alta quota, fai un salto nella tradizione della cucina alpina e dai suoi autentici sapori
  • Food & Wine
Piatti tipici lombardi d'alta quota - Pizzoccheri Valtellina

Tour dei sapori del Lago d’Iseo

Il Lago d’Iseo è ricco di natura, storia, cultura, ma è anche terra dai sapori unici. Inizia a degustarla partendo da qui.
  • Food & Wine
Tour dei sapori del Lago d’Iseo

Weekend per cantine in 7 tappe

7 imperdibili mete in Lombardia da scoprire con un calice di vino in mano
  • Food & Wine
Weekend per cantine in 7 tappe

Delicious Bergamo!

  • Food & Wine
Tagliere di salumi bergamaschi

Sapore in Lombardia: 5 esperienze golose

  • Food & Wine
Mete Golose_Franciacorta

Dolci di Carnevale in Lombardia

Carri, maschere, coriandoli e divertimento, in Lombardia è in arrivo il Carnevale!
  • Food & Wine
Dolci di Carnevale in Lombardia

Ricetta mostarda lombarda

Dal gusto deciso la mostrada viene preparata con frutta, zucchero ed essenza di senape
  • Food & Wine
Ricetta mostarda lombarda , prodotti tipici

8 sagre estive da non perdere

In giro per sagre alla scoperta di una regione ricca di tradizioni e tutta da... gustare!
  • Food & Wine
Sagra di San Giovanni - Ossuccio - Isola Comacina

Campagna Amica, i mercati della domenica

In Piazza Stradivari a Cremona
  • Food & Wine
Campagna Amica, i mercati della domenica

Val Calepio:in viaggio tra vini e sapori

Valcalepio vuol dire vino, ma anche verdi colline, bellissimi castelli, escursioni e, ovviamente, ottime pause ristoro.
  • Food & Wine
Val Calepio:in viaggio tra vini e sapori

Zucca Bertagnina di Dorno

, A Dorno, la coltura della zucca vanta una tradizione antica. In particolare storicamente veniva coltivata una zucca denominata “Bertagnina”.
  • Food & Wine
Zucca Bertagnina