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Chiesa di San Salvatore
Nel 1024 a Pavia presso San Salvatore viene ospitato Federico Barbarossa
Nelle sue forme attuali, la chiesa di San Salvatore (comunemente chiamata San Mauro), edificata nel XV secolo, costituisce una delle massime espressioni del Rinascimento pavese.
La sua storia è però ben più antica. Il monastero fu fondato da re Ariperto (653-662) e si impose come uno dei più importanti mausolei regi dei Longobardi. In quell’epoca, nella chiesa, alcune epigrafi testimoniavano delle sepolture regie.
La chiesa fu rinnovata nel X secolo, su impulso della regina Adelaide di Borgogna, moglie di Ottone I. In quel periodo, il monastero aderì all’ordine riformato dei Cluniacensi. La memoria di Adelaide è rinnovata nella chiesa attraverso la presenza di un altare a lei dedicato e di un’epigrafe del 1585.
La cappella affrescata con “Episodi della vita di San Martino di Tours” nella chiesa del Santissimo Salvatore di Pavia rappresenta una tappa quasi obbligata lungo la via del pellegrinaggio del santo. Infatti in virtù dell’antefatto storico per cui la fanciullezza del santo si svolse a Pavia, il legame devozionale dei fedeli con la città è molto forte e trova nella cappella della chiesa del Santissimo Salvatore una fondamentale testimonianza. La prova di questo campanilismo in fatto di devozione è la straordinaria licenza iconografica che compare proprio negli affreschi che illustrano la vita del santo per cui l’episodio celeberrimo del “dono del mantello al povero” avvenuto secondo la tradizione ad Amiens è ambientato a San Martino Siccomario con una straordinaria veduta a volo d’uccello sulla città di Pavia e sul paesaggio del suo contado.
Orari
ORARI APERTURA DELLA BASILICA:
TUTTI I GIORNI 7.30 – 12.00 E 16.30 – 18.15