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Tour in A35: Roncadelle
Il castello Guaineri, la Chiesa di San Bernardo e il monumento agli alpini.
Roncadelle è un piccolo comune della provincia di Brescia il cui nome deriva dal latino ‘Runco’ e significa mietere.
Fin dall’epoca romana Roncadelle rappresentava un importante punto di sosta per i forestieri in viaggio verso il capoluogo lombardo grazie alla possibilità di soggiornare all’hospitium del monastero di Santa Giulia fondato intorno al 750 dalla prima moglie del re longobardo Desiderio.
Alla fine del 13° secolo il monastero cadde in crisi e il controllo della città passò nelle mani della famiglia Porcellaga appartenente alla borghesia bresciana. A Roncadelle i Porcellaga finanziarono la costruzione di un castello, di un nuovo mulino, due fornaci, della seriola (il principale canale di irrigazione della città) e dell’Osteria che nacque al posto dell’Hospitium del monastero di Santa Giulia.
Nel 18° secolo Napoleone mise fine ai titoli nobiliari e dopo quasi un millennio dalla sua nascita il monastero di Santa Giulia venne distrutto e i suoi beni usati per finanziare le riforme sociali. Affinché il monastero non venisse dimenticato venne dato il nome di ‘Santa Giulia’ a un cascinale del paese e alla relativa chiesetta. Nel 1800 Roncadelle ottenne la sua autonomia amministrativa.
Per chi volesse visitare Roncadelle segnaliamo:
IL CASTELLO GUAINERI
Fu costruito dai Porcellaga alla fine del 1300. Lo stile era quello di una rocca difensiva con torri, un fossato e un ponte levatoio. Nel 1659 Chiara Camilla Porcellaga, unica erede femmina della famiglia, sposò Gaspare Giacinto Martinego Colleoni che trasformò il vecchio castello in un sontuoso palazzo nobiliare affrescato. Ancora oggi al primo piano è possibile vedere gli affreschi di scene di caccia e paesaggi dell’artista Giuseppe Merati datate intorno al 1703. Nel salone centrale è presente un affresco che raffigura l’arrivo del principe Eugenio di Savoia e il suo esercito a Roncadelle. Sullo sfondo si può notare l’immagine del castello così come avrebbe dovuto essere nell’immaginario di Colleoni che però non ebbe mai l’opportunità di vederlo concluso e, dopo che il figlio Emanuele morì senza lasciare eredi maschi, passo di proprietà in proprietà per molti anni. Oggi appartiene alla famiglia Guaineri.
LA CHIESA DI S. BERNARDO
Prima della metà del XVI secolo la messa nella chiesa di Santa Giulia veniva celebrata solo in occasione delle festività religiose. Il cammino del parroco per arrivare a Roncadelle era infatti così lungo che, in cambio del suo servizio, gli abitanti del paese dovevano fornirgli periodicamente scarpe nuove per sostituire quelle consumate. Gli abitanti di Roncadelle, essendo cattolici professanti, desideravano però un luogo di culto che fosse sempre disponibile. Per questo motivo intono alla metà del 400 gli chiesero ai Porcellaga di costruire una nuova chiesa dedicata a San Bernardo da Siena, un santo che in passato era stato un forestiero di Roncadelle. La famiglia Porcellaga acconsentì e si offrì di pagare sia la costruzione della chiesa che venne consacrata nel 1565 che la manutenzione della struttura negli anni a venire.
La chiesa ha dimensioni ridotte, poiché all’epoca il paese contava su soli 700 abitanti. Ha forma rettangolare e presenta due facciate: quella antica e quella nuova che è stata costruita negli anni 30. Entrambe le facciate sono caratterizzate da decorazioni neoclassiche con elementi in marmo bianco.
IL MONUMENTO AGLI ALPINI
Inaugurato nel 2015 il monumento si trova alla casa degli alpini di Roncadelle in via Marconi. La sezione alpina della città è stata fondata nel 1948 e ha festeggiato nel 2018 il traguardo dei 70 anni dalla sua nascita.