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Pradalunga
Tra itinerari naturalistici, castagne e cave di pietre coti
Adagiato ai piedi del monte Misma, Pradalunga si trova in Val Seriana, sulla sinistra orografica del fiume Serio.
Numerosi sono gli itinerari naturalistici che offre il suo territorio. Di grande fascino è la passeggiata lungo le rive del fiume Serio, percorribile sia a piedi che in bicicletta, in seguito alla costruzione di una pista ciclopedonale che ha riqualificato l'area. Si tratta della Ciclovia della Valle Seriana, che parte da Ranica e termina a Clusone, estendendosi per 47 km. L'interesse per la zona è anche faunistico, per la presenza di specie di animali che vi stazionano stabilmente, come i gabbiani e gli aironi cinerini.
Da non perdere, il Parco NaturalSerio che si propone di salvaguardare e valorizzare il patrimonio paesaggistico e ambientale, conservandone le biodiversità in un territorio sottoposto a un'intensa cementificazione. Molti sono i sentieri che si snodano sulle pendici dei monti circostanti contrassegnati con segnavia del CAI. Al suo interno si trova una grande varietà di alberi, diverse specie di salici, il pioppo bianco e nero, il tiglio nostrano e selvatico e altri ancora. Nell'area umida vi sono anche alghe verdi, cannucce di palude, la mazza sorda, le carici e il giunco.
Di notevole importanza sono le cave di pietre coti, sfruttate per l'affilatura degli utensili da taglio, come spade e lame. Rappresentarono storicamente la principale fonte di sussistenza della popolazione. Si tramanda che le cave fossero utilizzate già in epoca romana, specialmente nella cosiddetta Valle dei prigionieri, dove venivano inviati, per l'appunto, dei prigionieri addetti all'estrazione e alla lavorazione delle pietre. Sono tuttora visibili gli scarti delle lavorazioni accumulati nel corso dei secoli, esportati e conosciuti in tutto il mondo, tanto da far guadagnare agli abitanti del paese il soprannome di Coderocc, ovvero i cavatori di pietre.
Oltre alle pietre coti, un altro tesoro di Pradalunga e dintorni sono le castagne. Dalla Chiesa vecchia di Cornale, si può procedere verso il bosco fino ad arrivare a Pratolina, un vasto prato attrezzato e curato, contornato da imponenti castagni secolari.
In ambito culturale e religioso, il sito di maggior interesse è il santuario della Madonna della Neve (o della Forcella, per via del nome del colle su cui è posto). Costruito in posizione panoramica, sulla strada che congiungeva Pradalunga con le cave di estrazione delle coti, al suo interno si trova un dipinto di autore ignoto della Madonna Addolorata. Meta di pellegrinaggio, soprattutto per gli ex-voto di cui il Santuario è riccamente decorato: ve ne sono ben cinquanta.
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