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La Valchiavenna e la Valle Spluga

I paesaggi selvaggi dell’Acqua Fraggia percorsa solo da sentieri e mulattiere, i trekking ai laghi alpini della Val Chiavenna e le belle passeggiate nella Valle Spluga fino ai confini con la Svizzera.

 

È questo un angolo di Valtellina tutto da scoprire, tra natura incontaminata e paesi che hanno conservato l’antico spirito dei borghi di montagna, tra i quali brillano Madesimo e Chiavenna.

Le valli dell’Acqua Fraggia
Alpeggi, laghi, torrenti, cascate, sentieri, silenzio e natura. Per chi vuole abbassare i
ritmi frenetici della città e rigenerare mente e corpo questa è la valle perfetta e a Savogno, borgo rurale di case in pietra dove il tempo ha smesso di correre, ci si può fermare per una sosta all’omonimo e accogliente rifugio. Niente auto, ma tante camminate lungo i sentieri che portano a toccare i passi di Lei, Avero e del Turbine. Imperdibile l’itinerario lungo il sentiero panoramico che porta alla cascata dell’Acqua Fraggia, un salto d’acqua tra i più suggestivi della Valtellina e che “sconfina” anche nella vicina val Bregaglia. Da Savogno partono anche escursioni che conducono al borgo di Dasile e da lì agli alpeggi di Corbia e al Lago dellA’ cqua Fraggia.

Laghi alpini di confine
Isola, piccola frazione di Madesimo è il punto di partenza per un trekking verso gli assolati laghi del Baldiscio e del Mot. Lungo il cammino si incontrano alpeggi punteggiati dalle tipiche baite conosciute come “carden” e il paesaggio muta gradualmente: dai boschi di larici solcati dal torrente, si passa ale distese erbose del grande pianoro che sale fino al grande lago del Baldiscio, bacino che si apre a ridosso dello’monimo passo che segna il confine tra Italia e Svizzera. Per chi avesse ancora energie da spendere, vale la pena salire ancora un poco, costeggiando la sponda nort del Lago del Mot (2.349 metri).

Madesimo
Una “perla” incastonata tra i monti, al confine tra Italia e Svizzera. Madesimo, che ha mantenuto intatto il concetto di villaggio di montagna è la meta perfetta per lo spirito, il relax, la natura e tutte le attività outdoor. Dalle facili passeggiate lungo lago o sul fondo valle , alle graduali escursioni di qualche ora fino alla giornata intera, senza dimenticare le scalate, le salite e le discese in mountain bike, downhill e fat bike, con la possibilità
di percorre ben sei piste seguendo i consigli di espert i istruttori. A Madesimo ha soggiornato a lungo anche Giosuè Carducci e si possono scoprire i luoghi frequentati dal poeta seguendo il Percorso Carducciano che porterà a visitare alcuni edifici del centro quali il Monumento del Poeta, Villa Adele o l’Osteria Vegia; e luoghi naturali che possono diventare le mete per trekking e passeggiate come il sentiero per Motta o il Lago Azzurro.

Il parco dei giganti
Il Parco delle Marmitte dei Giganti si trova all’intero di una Riserva naturale situata poco fuori il centro abitato di Chiavenna. Facilmente percorribile seguendo le vecchie mulattiere e i sentieri che portavano alle antiche cave di pietra ollare, tutta l’area offre visioni paesaggistiche di particolare bellezza, aspetti geomorfologici imponenti e affascinanti che danno origine a un ambiente suggestivo. Una passeggiata in mezzo alla natura selvaggia, ma anche nella storia remota: sulle rocce levigate, sulle pareti verticali delle antiche cave, sui massi isolati e nelle piccole grotte  si ritrovano moltissime incisioni rupestri, grafie figurative e date, che si accompagnano a geometrie astratte, segni, sigle e simbologie spesso ancora del tutto ermetiche.

La torre che domina la valle
Da visitare la Torre di Segname a Gordona, in Val Chiavenna, una delle poche rimaste e che testimonia l’importanza strategica di questa valle, come via di collegamento tra le montagne e la pianura. La torre di avvistamento, costruita in cima a uno sperone roccioso, domina l’intera valle, si può scorgere anche di notte quando è illuminata e visitare di giorno. La stessa è raggiungibile seguendo due sentieri differenti in partenza dagli abitati di Gordona e Samolaco.

 

5 motivi per...

1. I Carden. Tipiche costruzioni in legno, realizzate incastrando i tronchi scortecciati e sormontati da un tetto a due falde ricoperto da piote locali. Questi piccoli edifici oggi utilizzati come fienili, si possono osservare in tutta la valle, ma il nucleo rurale più interessante è quello di San Sisto, che sorge nell’omonima piana dominata dal Pizzo della Sancia.

2. La bontà dell’acqua. Il parco dell’Acquamerla, appena fuori l’abitato di Campodolcino, prende il nome dalla omonima sorgente “Acqua Merla”, conosciuta per la bontà della sua acqua oligominerale. E’ la metà ideale per un picnic, per il divertimento dei più piccoli e per il relax. La zona è anche un ottimo punto di partenza per passeggiate in direzione di Starleggia, San Sisto e il Pian dei Cavalli.

3. Mulino della Bottonera. A Chiavenna, il centro più importante della Valle, si trova la "Bottonera", vecchio quartiere artigiano, dove si può visitare il Mulino dell’ex Pastificio Moro, che ospita un interessante museo di archeologia industriale. Si possono vedere le macchine utilizzate per trasformare il grano in farina e le varie fasi di lavorazione.

4. La Sagra dei Crotti. Dagli anni Cinquanta, a settembre, si svolge a Chiavenna la “Sagra dei crotti”, durante la quale vengono aperti al pubblico molti crotti. Alcuni di questi sono inseriti nei percorsi “Andèm a Cròt”, mentre altri possono essere frequentati come normali ristoranti ed offrono il menù tipico della tavola valtellinese.

5. Il mercato di Pratogiano. Ogni sabato nel piazzale di Pratogiano a Chiavenna si tiene uno dei mercati più colorati e frequentati da valligiani e turisti. Per tutta la giornata le bancarelle richiamano moltissime persone attratte dalla possibilità di fare acquisti a prezzi interessanti. Sulle bancarelle si trovano: frutta e verdura fresca, formaggi, dolci e alimentari.

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