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L'Arte rupestre della Valle Camonica
il tuo passaporto
La Valle Camonica, valle di formazione glaciale dalla classica forma a “U”, si estende da sud a nord per oltre 80 km, seguendo l’andamento del fiume Oglio.
In uno splendido ambiente boschivo, ogni Comune della Valle propone dei percorsi di visita che si snodano nelle diverse aree. Potrai ammirare le rocce in autonomia grazie alla cartellonistica che fornisce le informazioni più importanti, oppure con delle visite guidate da personale appassionato che sa trasformare le scoperte storico-scientifiche in un racconto avvincente.
Diversi per altitudine e conformazione dei percorsi, i parchi presentano peculiarità naturalistiche di grande fascino che si modificano a seconda delle zone.
Diversi sono i comuni che accolgono i parchi:
Comune di Capo di Ponte:
- Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane: è stato il primo parco istituito in Valle Camonica nel 1955. L’area si estende per oltre 14 ettari e costituisce uno dei più importanti complessi di rocce incise nell’ambito del sito del Patrimonio Mondiale UNESCO Al suo interno, in uno splendido ambiente boschivo, è possibile ammirare ben 104 rocce incise, corredate da pannelli informativi e suddivise in 5 percorsi di visita facilmente percorribili per circa 3 Km. Per ulteriori informazioni cliccate qui.
- Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo: è un’area archeologica non solo di grande suggestione per il contesto naturale, ma anche di grande importanza nella storia degli studi dell’arte camuna.
La segnalazione dei massi, infatti, avvenuta nel 1909 ad opera del giovane geografo Gualtiero Laeng, costituisce la prima menzione di incisioni rupestri nella Valle Camonica. Da allora sono stati numerosi gli studiosi che hanno condotto indagini nell’area o hanno proposto un’analisi delle istoriazioni. Clicca qui per ulteriori informazioni.
- Parco Archeologico Comunale Seradina-Bedolina: nasce nel 2005 con l’obiettivo di salvaguardare e proteggere il patrimonio d’arte rupestre che ancora oggi conserva.
La riserva copre un territorio posto tra i 400 e i 600 m s.l.m. Soggetta ad una particolare esposizione del sole, l’area è caratterizzata da una flora specifica di climi più caldi. Vicino agli alberi tipici della media valle, è possibile ammirare alcune specie particolari come l’Opuntia Compressa, piccolo fico d’India che con i suoi frutti viola richiama le sfumature della roccia affiorante. Per ulteriori informazioni clicca qui.
Nel centro di Capo di Ponte, l’antico edificio di Villa Agostani ospita il Museo della Preistoria, dove sono raccolti tutti i reperti rinvenuti in decenni di esplorazioni nella zona. Visitare la Valle Camonica è quindi un’occasione per scoprire beni storici e naturalistici, per stupirsi riflettendo sulla storia che caratterizza il passato dell’umanità.
Comune di Sellero:
- Parco Comunale Archeologico e Minerario di Sellero: racchiude ben quattro diversi siti d’arte rupestre e l’area mineraria di Carona. Testimoniata fin dall’età del Ferro, primo millennio a.C., l’attività mineraria segna l’economia della Valle Camonica durante tutta l’età storica, diventando preponderante nel XVI e XVII secolo.
Le miniere di Carona, poste a nord-ovest del paese di Sellero, a circa 800 m. s.l.m., sono caratterizzare da cunicoli, gallerie e resti di alloggiamenti per gli operai e per gli attrezzi e sono state sfruttate a partire dalla fine dell’800 fino al 1951. Ricche di carbonato di calcio, calcopirite e quarzo presentano anche rame e ferro.
Dei quattro siti d’arte rupestre solo uno, quello di Carpène, è stata attrezzato con un percorso di visita. Qui puoi avere ulteriori informazioni.
Comune di Sonico:
- Percorso Pluritematico del Coren delle Fate: è stato oggetto nel 2007 di un intervento di valorizzazione. L’area, segnalata per la prima volta nel 1950, è studiata in un primo momento da Emmanuel Anati, fondatore e direttore del Centro Camuno di Studi Preistorici, che scopre e pubblica l”idolo di Sonico”. Successivamente, il lavoro di Ausilio Priuli (anni ’90) permette una più larga indagine dell’area con l’individuazione di nuove superfici incise e la creazione del parco.
Scopri di più sul parco.
Comune di Darfo Boario Terme:
- Parco di Interesse Sovracomunale del Lago Moro Luine e Corni Freschi: la maggior attrattiva è il laghetto che costituisce una perla preziosa del paesaggio della bassa Valle Camonica. Con il pittoresco abitato di Capo di Lago, è meta di quanti prediligono il silenzio e la distensione nelle stagioni meno calde, mentre d’estate è assai frequentato da quanti amano tuffarsi nello specchio lacustre o uscire per una gita in barca. La zona del piccolo lago è scarsamente abitata e proprio per questo conserva un eccezionale panorama e un suggestivo ambiente naturale poco intaccato dalla presenza dell’uomo. Scopri di più.
Comune di Ceto:
- Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo, Paspardo: è l’area archeologica protetta più grande della Valcamonica, con oltre 400 rocce incise.Si estende per circa 300 ettari abbracciando i tre paesi di Nadro di Ceto, Cimbergo e Paspardo.
Le rocce incise sono calate in un ambiente naturale di mezza montagna che conserva le tracce dell’intervento dell’uomo nel tempo. La visita inizia dal Museo didattico della Riserva con sede a Nadro (infopoint, biglietteria, audio guide, bookshoop, wi-fi, servizi) e prosegue in uno dei numerosi percorsi di visita con accesso da Nadro di Ceto (per Foppe), da Cimbergo (per Campanine - Figna) e da Paspardo (per Plas - Capitello, In Vall e Sottolaiolo).
Gli itinerari di visita consentono, in poche ore o più giorni, di ammirare molteplici aspetti della riserva: siti archeologici, aspetti etnografici ed ambientali.
Clicca qui per saperne di più.
Comune di Cimbergo:
- Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo, Paspardo: la rocca di Cimbergo (XII-XIII sec.) incombe sul sentiero che conduce a Campanine, dove le ricerche archeologiche, da poco concluse, hanno individuato più di 100 rocce istoriate, di cui solo una dozzina organizzata nel percorso di visita turistico. L’area iniziò ad essere istoriata durante l’età tardo-neolitica (fine IV mill. a.C.), fu momentaneamente abbandonata durante i secoli successivi (poche le incisioni del II mill. a.C.) e il suo utilizzo riprese nell’ultimo millennio a.C. Per saperne di più clicca qui.
Comune di Paspardo: l’area archeologica di Paspardo è suddivisa in sottoaree immerse in un suggestivo ambiente montano, in buona parte integro, ciascuna caratterizzata da stili esecutivi e da soggetti unici non riscontrabili in altre zone della Valle. Le zone aperte al pubblico sono dotate di infrastrutture turistiche, tutte comodamente raggiungibili a piedi dal paese. Scopri di più.
Comune di Ossimo: il parco archeologico di Asinino-Anvòia sull’altopiano di Ossimo-Borno permette di approfondire il tema dei santuari megalitici dell’età del Rame (III millennio a.C.). Qui infatti sono note diverse aree di culto con allineamenti di stele e massi, attorno ai quali si svolgevano cerimonie e riti. Percorrendo per circa 2 km la strada carreggiata che parte dalla Chiesa di S. Rocco di Ossimo Inferiore, si arriva in automobile all’ingresso del parco in località Asinino.
Per approfondimenti è possibile consultare QUESTA PAGINA
Orari
Per maggiori informazioni rivolgersi all'Agenzia turistico culturale comunale di Capo di Ponte: +39 334 6575628