• Itinerari

Un sentiero davvero per tutti

Partenza/Arrivo
Da: Costa Valle Imagna (BG)
A: Sant'Omobono Terme (BG)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
1 ora
1km
Dislivello
Salita: 69m
Difficoltà
FACILE

Dalla Forcella Bassa di Carenno (Lecco) fino all’ex convento del Pertüs, circa 1.500 metri davvero alla portata di tutti.

 

La maggior parte del sentiero a utenza ampliata ha il fondo in cemento, un marciapiede protetto senza barriere architettoniche che può essere percorso sia da persone disabili in carrozzina sia da famiglie con passeggini. Per coloro che hanno difficoltà di vista, ciechi o ipovedenti, il sentiero ha lunghi tratti affiancati da corrimano e verranno installati dei rivetti per segnalare interruzioni e la presenza di cartellonistica in braille.

Punto di appoggio è il bar ristoro al laghetto del Pertüs, a Costa Valle Imagna (Bergamo). Lì è possibile parcheggiare auto e pulmini e imboccare la strada da Forcella Alta (1.309 m) a Forcella Bassa. Alcuni mezzi riescono a percorrere anche questo tratto, che è una carrareccia, ma per facilitare il transito Comune di Carenno e Comunità montana Lario orientale e valle San Martino lo sistemeranno fino all’inizio del sentiero per tutti, con possibilità di parcheggio.

Dalla Forcella Bassa (1.167 m), davanti alla casa di Romilda, parte il percorso a utenza ampliata. Ha un lieve dislivello ed è immerso nella natura: il panorama spazia dai laghi alla Pianura padana. Poco più sotto, bianchissimo nel verde, c’è il santuario della Forcella di Boccio dedicato alla Madonna della Cintura, il cui tetto è stato rifatto dai volontari e inaugurato nel 2017 durante la festa di fine agosto. Più avanti le località Ca’ Rasmì (1.182 m) e Pertusino (1.180 m), per poi giungere all’ex convento (1.192 m).

Da qui si può scegliere di fare ritorno alla Forcella Bassa dall’itinerario a utenza ampliata oppure, per chi non ha difficoltà a muoversi su un tradizionale percorso montano, rientrare sul sentiero 571 della Dol-Dorsale orobica lecchese, leggermente più in quota, passando per il monte Picchetto (1.310 m) e di nuovo al laghe o del Pertüs.

(Ph: Laura Benaglia)

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