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Varese: le 10 destinazioni più turistiche 2019
La Lombardia possiede una peculiarità del paesaggio che non si trova altrove, è circondata dall'abbraccio delle catene montuose che sembrano incollate sullo sfondo a indicare il Nord, come l'ago di una bussola.
L'odore del lago è una costante che accompagna questi quadri non dipinti di paesini eleganti affacciati sulle sponde del lago, con terrazzini fioriti e finestre dalle tinte pastello.
C'è una grazia speciale che si posa su questi caratteristici borghi lombardi: sono animati da una leggera spensieratezza in estate, e grevi di malinconia durante l'inverno.
Varese e provincia possono rappresentare una meta molto interessante capace di accontentare palati anche molto fini.
Fiore all'occhiello di Varese e provincia è sicuramente l'essere una delle province italiane più ricche di luoghi dichiarati dall'Unesco patrimonio dell'Umanità: Sacro Monte di Varese, Isolino Virginia, Castelseprio e Monte san Giorgio.
Ma vi siete mai chiesti quali sono le città del varesotto più visitate nel 2019? Vi presentiamo la graduatoria stilata sulla base dei dati ufficiali dell’ISTAT inerenti alle presenze turistiche nel 2019, riferiti ai soli esercizi alberghieri e non alberghieri, con l’esclusione della categoria “altri alloggi privati’’.
(Immagine di copertina: @Ig justinpixels_)
Il bene storico-architettonico per eccellenza è il Castello Visconti di San Vito. Questa fortificazione venne trasformata in residenza nobiliare dai fratelli Francesco e Guido Visconti. Attualmente il complesso è costituito da tre castelli. La residenza estiva della famiglia Visconti di San Vito è ricca dei magnifici affreschi attribuiti alla scuola di Camillo Procaccini e un’affascinante pala d’altare del Cerano. Il Castello ospita anche la più grande collezione di piatti da barba al mondo, con più di 500 pezzi provenienti da ogni dove, considerati veri e propri cimeli dell’epoca risorgimentale.
(Ph@ Ig cavaliere.fabrizio)
Saronno si è dotata di una piccola rete di musei che consentono la fruizione di un notevole patrimonio storico, artistico e paleoindustriale. Sono così nati: il Museo Giuseppe Gianetti, con l'annessa galleria d'arte contemporanea d'oltremare, ove sono esposte collezioni di pregiate ed antiche porcellane e ceramiche; il Museo dell'Industria e del Lavoro, che raccoglie la storia dell'artigianato e delle ferrovie della città; il Museo Padre Luigi Monti ove si conservano le testimonianze della sua opera; il Museo della Quadreria del Santuario, in cui sono esposte opere pittoriche di valore.
(Ph@museoweb.it - Museo Industria e Lavoro)
Non si può non citare Il Sacro Monte: magica la passeggiata di circa 2 chilometri che raggiunge il borgo di origine medievale di Santa Maria del Monte. Permette di ammirare le 14 cappelle, gli archi e le fontane che vanno a comporre il percorso sacro di edificazione seicentesca oltre al santuario nel centro storico del borgo, punto d'arrivo del pellegrinaggio e grande esempio di architettura barocca. Meta irrinunciabile senz’altro l'Isolino Virginia del lago di Varese: il più antico sito palafitticolo alpino, patrimonio UNESCO. L'isola è raggiungibile imbarcandosi al lido della Schiranna.
(Ph@ siviaggia.it)
Fa parte dell'area naturalistica del Parco Lombardo della Valle del Ticino ed accoglie nel suo territorio una vasta porzione di aree boschive, conosciute come la Brughiera cardanese, che permettono la presenza di percorsi ciclopedonali di grande interesse. Da non perdere il borgo medievale, ricchissimo di storia, dove è possibile vedere i vecchi fienili e la Villa settecentesca Bagatti Valsecchi. Da ammirare inoltre la chiesa di S. Pietro con facciata barocca; la chiesa di S. Anastasio; la chiesa di Maria Vergine Nascente, la quale contiene al suo interno incantevoli affreschi del ‘600 e ‘700
(Ph@Ig latana_54)
Senza dubbio di grande interesse sono gli edifici religiosi. La chiesa di Santa Maria è la più antica del paese in quanto è stata costruita in stile romanico nel XIV secolo; La navata presenta vari affreschi medievali ed è posizionato sull'altare maggiore un trittico raffigurante la Madonna col bambino e Santi opera di un pittore seguace di Gaudenzio Ferrari. La chiesa di san Martino risale alla fine del Seicento e presenta un'architettura semplice e sobria. Sono presenti tracce di alcuni affreschi fortunatamente arrivati a noi.Molto suggestiva la chiesa parrocchiale di sant'Antonio abate.
(Ph@comunitapaolovi.it)
Il complesso noto come “Villa Gonzaga” ha i caratteri dello stile neoclassico, probabilmente opera dell’architetto Luigi Canonica. La moglie di Alessandro Greppi profuse tutte le sue energie ad abbellire la villa. Vennero apportate modifiche e ampliamenti, cercando una relazione tra spazio interno e verde esterno secondo il linguaggio dei secoli precedenti. Abeti, querce e viali di carpino, simili a fantastiche gallerie verdi, congiunsero idealmente la villa agli orti sottostanti, l’accesso ai quali venne reso possibile attraverso l’edificazione di una massiccia scalinata in granito di Como.
(Ph@wikipedia.it)
Per scoprirlo risulta quantomai necessario visitare il Museo Socio-Storico: attraverso 500 cimeli offre un’immagine della società locale vista, raccontata e rappresentata nelle sue diverse fasi storiche. Il Museo è la memoria di questo paese, di tutti i paesi, delle cose e dei fatti accaduti nel tempo di tutti i suoi cittadini e di ciò che ad essi si ricollega. Modernamente impostato dal punto di vista espositivo, permette, attraverso un numero importante di vetrine, di rileggere la Storia e non solo, lungo vari percorsi: scuola, religiosità, vita contadina/era industriale fino ai giorni nostri.
(Ph@laviafrancisca.org)
Merita senz’altro una visita il Lago di Comabbio, di origine glaciale e alimentato da sorgenti e torrenti, ove concedersi lunghe passeggiate in pieno relax anche grazie alla pista ciclopedonale ad anello lunga 12 km circa. Affascinante è il Bosco delle Capre, luogo noto sia per le feste campestri estive con musica e stand gastronomici che come punto di partenza per escursioni sul Vigano e sul San Giacomo. Vi sono poi la Riserva Naturale del monte San Giacomo nella frazione Cuirone e la Brughiera di Sesona, regno per gli appassionati di equitazione e luogo preferito dai cercatori di funghi.
(Ph@Ig ludo.glotta)
Già dal '500 s'iniziò a favoleggiare che l'imperatore Ottone I, di ritorno dalla vittoriosa campagna contro il re d'Italia, fosse stato salvato dai maccagnesi da una tempesta sul lago e che, per riconoscenza, avesse conferito il blasonato titolo imperiale. Per accreditare la vicenda si assoldarono abili falsari per produrre presunti diplomi grazie ai quali l'origine della concessione è collegata ad una data cruciale, quella in cui Ottone I fu incoronato a Roma re d'Italia. La leggenda anima ancora una cerimonia folcloristica con rievocazione dello sbarco dell'imperatore sulla riva del lago.
(Ph@Ig giuliana_ve_gio)
Uno dei borghi più belli dove la passeggiata è apprezzata e molto frequentata: ha una passerella sospesa sul lago ed anche una spiaggia, “le Serenelle”, recentemente certificata dall'eccellente balneabilità. Il centro storico, ben tenuto e vitale, si estende attorno alla parrocchiale ed arriva a piazza san Francesco. Molto consigliato l'itinerario Belvedere che, adeguatamente segnalato, parte proprio da questa meravigliosa piazza, sale in Carnella, con la vista di Luino dall'alto e porta a Colmegna, passando per il bosco in un sentiero suggestivo ricco di splendidi panorami sul lago Maggiore.
(Ph@personalreporter.it)
