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Tra le cime del Triangolo Lariano

Un itinerario ad anello tra i Comuni di Asso e Caslino d'Erba.

Partenza/Arrivo
Da: Via Pietro Valsecchi, Scarenna, Asso (CO)
A: Via Pietro Valsecchi, Scarenna, Asso (CO)
Tipologia/Periodo
A piedi
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
4h e 30min
9.93km - 4 Tappe
Dislivello
Salita: 1104m
Difficoltà
MEDIA

L’anello Asso-Caslino è un percorso escursionistico adatto ad escursionisti esperti allenati, a causa del forte dislivello della salita al Monte Barzaghino e di alcuni passaggi con catene.

Il Monte Barzaghino, modesta elevazione situata nel Triangolo Lariano, si caratterizza per essere completamente avvolto da boschi e sorge ripidamente sopra la Valassina. È il punto focale di questo itinerario che in salita ci condurrà alla sua vetta ricca di vegetazione e che offre una vista suggestiva sulle valli che lo circondano: la Vallelunga, la Valle del Lambro e la Valle del Torrente Rezzago.

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Partiamo in salita

Il punto di partenza consigliato è il parcheggio di via Pietro Valsecchi della frazione Scarenna, posizionato al di là del Fiume Lambro rispetto all’abitato di Asso, nel quale è presente una fontanella utile a riempire la borraccia prima della partenza, oppure volendo utilizzare i mezzi pubblici si scende alla stazione di Canzo-Asso e si supera il ponte sul Lambro per imboccare via Gramsci per raggiungere il parcheggio.

Si parte salendo per la leggera salita di via Valsecchi, che si restringe diventando pista ciclopedonale su asfalto, aggirando gli edifici prima di imboccare la mulattiera che si stacca a sinistra, seguendo le indicazioni per Enco e Palanzone.

Si entra nel bosco e, superati alcuni ruderi, la mulattiera diventa sentiero più stretto in leggero saliscendi fino ad una più decisa salita che porta ad un primo bivio per risalire il versante da ignorare proseguendo dritto seguendo le indicazioni per Caslino d’Erba – sentiero esposto.

Verso il Monte Barzaghino

Si prosegue per un tratto di percorso a tratti accidentato e con passaggi con catene, posto all’apice della parete di roccia del Monte Barzaghino che domina sulla piana del borgo di C.na Bianca. Qui occorre fare molta attenzione ai passaggi complicati, evitando di percorrere questo sentiero nei giorni successivi ad intense piogge che causerebbero un fondo scivoloso e pericoloso.

Si arriva ad un nuovo bivio dove occorre girare a destra per la vetta di Monte Barzaghino (1.063 m) per iniziare una salita davvero ripida ed allenante che porta alla cima affrontando un dislivello di circa 400 m in meno di 1 km e mezzo. Affrontate la salita al vostro ritmo per evitare “di scoppiare”, al termine troverete un’area picnic con tavolo su cui ristorarvi ammirando il panorama sui laghi minori brianzoli.

Raggiungendo la Croce di Pizzallo

Una volta ripreso fiato si prosegue per il sentiero su un saliscendi che porta a Dosso Mattone (1.050 m), prima di scendere girando a destra fino alla radura che precede, dopo alcuni gradini in legno, il pratone di Passo del Frecc (885 m). Si gira a sinistra, quindi subito a destra per rientrare nel bosco salendo lungo il versante per raggiungere la cima di Croce di Pizzallo (974 m), che domina con la sua croce in ferro in mezzo ad una piccola radura dalla quale potrete ammirare il panorama sulle vette circostanti.

Scendendo verso l'Oratorio dei SS Giovanni e Paolo a Asso

Si prosegue dritto scendendo per il comodo sentiero che dopo circa 500 m arriva a Piazza Dorella; si passa tra le due antenne radio per continuare a scendere, ora su sentiero più tortuoso e accidentato fino a giungere alla comoda carrozzabile cementata della località Casa Fiorana. Si segue per pochi metri fino alla deviazione del sentiero che corre parallelo alla strada senza entrare in proprietà privata, ricongiungendosi aldilà del cancello di ingresso.

Qui si prosegue sulla comoda ma molto ripida carrozzabile cementata che scende fino a raggiungere la località Ponte Oscuro ad Asso, dove è presente una fontanella per ristorarsi. Tornati su asfalto, si gira a destra per imboccare via Lazzaretto, mantenendosi sulla strada principale fino ad incontrare l’Oratorio dei Santi Giovanni e Paolo, oratorio di Scarenna citato da Carlo Mazza nel suo manoscritto in cui affermò che è "D'una grande antichità […]" che però ha subito diversi rimaneggiamenti susseguiti nel corso dei secoli. La strada si restringe in una pista ciclopedonale che riconduce, infine, al punto di partenza di via Pietro Valsecchi.